Secondo gli studiosi, il nome italiano di "campana" deriva dal latino vasa campana, espressione che indicava dei catini emisferici in bronzo prodotti nella zona di Napoli, la cui forma era ricordata dalle campane. In latino la campana era chiamata tintinnabulum, con riferimento al suo suono. Il modello organologico, "Campana" è diffuso in moltissime culture, a partire dalla preistoria. Tuttavia sembra che le più antiche campane, così come oggi le intendiamo nel mondo occidentale, risalgano alla Cina di alcuni millenni prima di Cristo. Secondo una leggenda, la campana con batacchio interno sarebbe una invenzione italiana: venne introdotta da San Paolino vescovo di Nola nel V secolo d.C., anche se non vi è nessun documento che attesti la paternità dell'invenzione al Santo. In ogni caso, solo nell'Ottavo, Nono secolo d.C. le chiese, e le Pievi, cominciano ad essere dotate di campane e sorgono i primi campanili, diffusi sempre più dopo il Mille. Col tempo si va affinando anche l'arte dei fonditori e le differenze di suono fra un Paese e l'altro: nascono così segnali associati alle campane e codificati dalla popolazione che durano ancora oggi. Nei nostri magazzini si possono trovare numerose campane di diverse misure e provenienza, da grandi campane di transatlantici a più piccole campane di yacht o imbarcazioni da lavoro. Tra le numerose campane di transatlantici possiamo citare la campana del transatlantico ''Andrea Costa'', e ‘’Giulio Cesare’’ quest’ultima è stata recentemente ceduta al museo Galata del mare di Genova. Infatti, collaboriamo con i musei del mare più famosi e aiutiamo loro nella ricerca dei pezzi più esclusivi sparsi nel mondo. |